A partire dal 1° gennaio 2019 scatterà l’obbligo anche per le officine della fatturazione elettronica, come previsto dalla Legge di Bilancio 2018 (http://www.camera.it/temiap/documentazione/temi/pdf/1104375.pdf). Si concluderà il percorso che porterà il nostro Paese verso la digitalizzazione del sistema di fatturazione. Misura già introdotta peraltro per le operazioni da e verso l’amministrazione pubblica dal giugno 2014. È un provvedimento che rientra in un più ampio processo di digitalizzazione a livello europeo in ambito fiscale. Essa rappresenta un passaggio cruciale per le officine del domani. Una grande opportunità per potersi rapportare in maniera più immediata ed efficace con i propri clienti. Vediamo dunque come si evolve il processo di fatturazione per le officine.
Di cosa si tratta
La fattura elettronica è una fattura emessa e ricevuta in formato elettronico con caratteristiche predefinite e subordinata ad accettazione da parte del destinatario. Parliamo quindi di un sistema digitale di emissione, trasmissione e conservazione delle fatture. Sistema che permette di superare il tradizionale supporto cartaceo con i relativi costi di stampa, spedizione e conservazione. Presenta requisiti di autenticità, integrità e leggibilità garantiti dalla firma digitale e mantenuti per 10 anni, termine fiscale di archiviazione per le fatture
Eventuali problematiche:
- Per i clienti finali senza partita Iva che richiedono la fattura sarà sufficiente indicare il codice fiscale del cliente
- In caso di rifiuto da parte del cliente della fattura, l’officina dovrà provvedere allo storno con apposita nota
- Se ci fosse un errore nella fattura, verrà rilevato dal Sistema di Interscambio grazie ai controlli formali effettuati su ogni file XML. Una volta rilevato l’errore viene inviata al trasmittente una notifica di scarto con l’indicazione dell’errore riscontrato. La fattura non risulterà emessa perciò l’officina dovrà provvedere alla sua riformulazione.
Fonte: CercaOfficina.it.