Seggiolini antiabbandono, firmato il decreto attuativo: ora diventano obbligatori

L’obbligo di dispositivi antiabbandono per seggiolini auto mira a migliorare la sicurezza dei bambini, prevenendo situazioni di abbandono.
anti abbandono seggiolini

Al via l’obbligo di installazione dei dispositivi antiabbandono sui seggiolini per i bambini di età inferiore ai 4 anni. La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha infatti firmato il decreto attuativo dell’articolo 172 del Nuovo codice della strada per prevenire l’abbandono di bambini nei veicoli.

Il giorno 07 Novembre entrerà in vigore il decreto che servirà per far partire il conteggio dei 120 giorni previsti dalla legge 117/2018 dopo i quali scatta l’obbligo di utilizzare i dispositivi. Contando 120 giorni dal 07 Novembre, si arriva al 06 Marzo 2020. La differenza fra entrata in vigore del decreto e decorrenza dell’obbligo è giustificata dal fatto che i produttori, conosciute ufficialmente con la pubblicazione del decreto stesso le caratteristiche tecniche che i dispositivi devono avere, si organizzino di conseguenza e documentino la conformità dei loro prodotti ad esse (i documenti tecnici vanno esibiti all’«autorità di vigilanza del mercato», se richiesti). La legge prevede delle sanzioni per chi non utilizza i sistemi antiabbandono: una multa di 81 euro, la decurtazione immediata di cinque punti dalla patente e, in caso di recidiva nell’arco di un biennio, la sospensione del titolo da 15 giorni a due mesi.

Le caratteristiche:

Non è un caso se la legge ha previsto questo “ritardo”: bisogna dare il tempo alle aziende per produrre dispositivi conformi al Dm appena emanato e alle famiglie per acquistarli.

Il Dm prevede che un dispositivo deve:

  • attivarsi automaticamente ogni volta che il bambino viene messo sul seggiolino;
  • dare un segnale di conferma dell’avvenuta attivazione;
  • avere un allarme che preveda segnali visivi e acustici oppure visivi e aptici (cioè sostanzialmente vibrazioni o sensazioni analoghe, che si sentano al tatto) percepibili all’interno o all’esterno del veicolo;
  • essere conforme alle norme Ue sulla sicurezza dei prodotti e avere la marcatura CE;
  • funzionare grazie a un sistema elettronico e sensori;
  • essere compatibile con gli attacchi delle cinture e del seggiolino e con eventuali altre parti del veicolo, senza alterarne le caratteristiche di omologazione;
  • avere un segnale di batteria scarica, se alimentato a batteria;
  • inviare automaticamente messaggi o chiamate ad almeno tre diversi numeri di telefono, se sono dotati dell’opzione di chiamata (che è facoltativa, ma se c’è deve poter cercare di raggiungere almeno tre numeri).

Il mercato:

Non occorre un’omologazione specifica da parte di un’autorità di controllo: la responsabilità di verificare la conformità a queste caratteristiche è dell’azienda che immette i dispositivi sul mercato ma il difetto più grave sta nello smartphone. Che può essere anche:

  1. spento;
  2. con il bluetooth (cui un dispositivo può essere connesso) disattivato;
  3. con traffico dati esaurito, per cui l’eventuale app di allarme non può funzionare.

Dunque, mai fidarsi ciecamente della tecnologia: non si può delegarle tutto. Un limite non da poco, se si considera che parliamo di un dispositivo destinato ad aiutare le persone nei momenti in cui sono distratte o comunque non prefettamente presenti a se stesse, per questo è prevedibile che i produttori sviluppino sistemi sempre più sofisticati per esempio una funzione che rileva se lo smartphone è stato lasciato a casa e richiamare in automatico chi resta lontano dall’auto per troppo tempo col bambino ancora a bordo, passando a chiamare gli altri contatti di emergenza se l’interessato non risponde.

In ogni caso, è chiaro che ci possono sempre essere situazioni in cui nessuno smartphone può essere risolutivo. Perciò diventa importante l’allarme sul seggiolino. È necessario che ognuno verifichi se almeno in condizioni normali percepisce bene il tipo di allarme previsto da ogni singolo dispositivo (le percezioni sono in larga parte soggettive).

Fonti: https://www.ilsole24ore.com/art/seggiolini-antiabbandono-obbligatori-6-marzo-ecco-come-sceglierli-ACr19Jr?refresh_ce=1

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