Il rischio d’incidente in auto è, sfortunatamente, sempre dietro l’angolo. Nel caso di “piccolo e lieve” sinistro stradale, la maggior parte delle persone conosce il comportamento da adottare e le procedure da seguire.
Ma, nel malaugurato caso in cui l’auto, in seguito a incidente o sbandamento, finisse la sua corsa in acqua o ancora, in seguito ad inondazioni dovute al brutto tempo fosse sommersa, sapresti come reagire?
Questi incidenti, particolarmente pericolosi per il rischio di annegamento, sono una spaventosa possibilità per ogni automobilista.
Come reagire in caso di auto sommersa: 6 “semplici” regole da seguire
Uscire da queste situazioni non è affatto facile, ma eseguendo 6 “semplici” azioni, è possibile sopravvivere in caso di auto che affonda, anche se ti trovassi in un fiume in piena!
1) Mantenere la calma e prepararsi all’impatto
Mantenere la calma è fondamentale; il panico non ti permette di pensare lucidamente, riduce le energie e consuma aria preziosa. In queste situazioni serve una mente lucida e attenta, perciò fatti prendere dal panico una volta uscito dall’acqua!
Non appena ti rendi conto che stai uscendo di strada e finendo nell’acqua, è importante assumere una posizione sicura e che ti permetta di non farti male nel momento dell’impatto. Solitamente, la posizione delle mani sul volante consigliata è quella detta “a dieci e dieci” (imitando le lancette di un orologio), in quanto qualsiasi altra posizione risulterebbe pericolosa in caso di apertura di airbag.
2) Slacciare la cintura di sicurezza
Nel caso di auto sommersa, la seconda regola è quella di slacciarsi la cintura di sicurezza. Nonostante esistano teorie che confutano questa tesi, slacciare la cintura di sicurezza permette di muoversi in libertà all’interno dell’abitacolo ed essere più reattivo nel rispondere alla situazione.
3) Aprire le portiere
Dopodiché, prima ancora che avvenga l’impatto contro l’acqua, è importante provare ad aprire le portiere per crearsi una via d’uscita. Infatti, tentare di aprire le portiere prima che l’auto venga sommersa dall’acqua è una possibilità da tenere in considerazione.
4) I finestrini sono la prima via d’uscita
In caso non fossi riuscito a compiere l’azione sopra citata e quindi l’auto risultasse in parte sommersa, la pressione dell’acqua potrebbe impedirti di aprire le porte. In queste condizioni risulta quindi importante provare ad abbassare i finestrini mentre l’auto è ancora a galla. E’ stato dimostrato che il sistema elettrico dell’auto dovrebbe funzionare per tre minuti dopo il contatto con l’acqua. In questa situazione, il finestrino, sebbene per molti non risulti la prima opzione di via di uscita, è invece ciò su cui ogni automobilista deve concentrarsi: prima che la pressione dell’acqua impedisca di aprire le portiere, prova ad abbassare i finestrini.
5) A mali estremi, estremi rimedi: rompere i finestrini!
In caso non fosse più possibile aprire i finestrini perché la batteria dell’auto si è bagnata con conseguente “distruzione” del sistema elettrico, oppure aprire le portiere non fosse più un’opzione, la quarta regola è cercare di rompere i finestrini, utilizzando il gomito o oggetti appuntiti.
Romperli con gomiti o calci è difficile, ma non impossibile. Mirando ai “punti deboli” dei finestrini, è possibile distruggerli e quindi uscire e nuotare verso la superficie. Importante è ricordare di non provare a rompere il parabrezza, non solo perché estremamente difficile all’atto (essendo un vetro di sicurezza), ma anche perché la rete di questo vetro renderebbe il passaggio quasi impossibile.
Nel caso in cui non si riuscisse ad usare il proprio corpo, qualsiasi oggetto pesante può essere utile. Una roccia, un martello, un semplice ombrello o ancora un portatile, se utilizzati con forza, mirando al centro del finestrino, possono risultare dei veri e propri salvavita.
L’oggetto più consigliato è il “punzonatore”, un piccolo attrezzo a molla a forma di martello che puoi conservare nella portiera del guidatore o nel cruscotto e che è facilmente acquistabile sul mercato.
Nel caso in cui non fosse presente alcun tipo di oggetto all’interno dell’abitacolo e calci e pugni non fossero sufficienti, un’ultima procedura che può rivelarsi utile per rompere il finestrino è quella di: estrarre il poggiatesta del vostro sedile dalle sue guide; inserire, anche forzando, uno dei due tondini metallici tra il vetro e la portiera; fare leva abbassando il poggiatesta verso il basso. La portiera, in questo modo, fungerà da leva, e il risultato sarà che il vetro si romperà facilmente.
In caso di rottura del finestrino, fai un respiro profondo e nuota verso la superficie. Ricorda che a questo punto l’acqua entrerà nell’abitacolo con una forte resistenza, perciò nuota vigorosamente ed il più velocemente possibile per uscire e risalire.
6) Attendere il momento giusto e… aprire la portiera con un calcio!
Sfortunatamente, può anche succedere che, nonostante tutte queste accortezze, l’auto affondi prima che tu sia in grado di fare alcunché. In questo caso, bisognerà aspettare che l’acqua abbia riempito completamente l’abitacolo. Dopodiché, è bene mettersi nei sedili posteriori e, dopo aver preso una boccata d’aria, tirare un calcio alla portiera, che dovrebbe aprirsi con una spinta.
Nel caso non si aprisse, bisognerà cercare di rompere i finestrini con qualsiasi oggetto si trovi in auto.
Una volta raggiunta la superficie dell’acqua, fatti controllare da un medico. L’adrenalina in circolo dopo la fuga potrebbe impedirti di avvertire le ferite che hai riportato durante l’incidente. Ferma gli automobilisti di passaggio e chiedi di chiamare un’ambulanza o darti un passaggio fino all’ospedale più vicino.
Ricordati di mantenere sempre la massima calma, qualunque cosa succeda. L’obiettivo è quello di raggiungere la superficie nel minor tempo possibile, quindi non c’è tempo per farsi prendere dall’ansia!
Fonti: Le news di CercaOfficina.it