“Nel solo mese di gennaio sono stati eseguiti 2.518 interventi, contestando 989 violazioni alla disciplina prezzi, di cui 341 per mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati e 648 per omessa comunicazione al ministero”.
A rivelarlo è stato il colonnello Alberto Nastasia, capo Ufficio tutela uscite e mercati del Comando generale della Guardia di finanza, nel corso di un’audizione alla Commissione Attività produttive della Camera, parlando della trasparenza dei prezzi dei carburanti.
Più controlli. Nastasia anche fornito un quadro delle attività condotte l’anno scorso: “Nel corso del 2022 i reparti della Guardia di finanza hanno seguito 5.187 interventi in tema di trasparenza dei prezzi dei carburanti, contestando 2.809 violazioni alla relativa disciplina, di cui 717 per mancata esposizione o difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati e 2.092 per violazioni agli obblighi di comunicazione”. Con il nuovo anno, però, le Fiamme gialle hanno ricevuto dal governo l’incarico di aumentare ispezioni e controlli. “Il 10 gennaio 2023 – ha ricordato il colonnello – è stata disposta un’intensificazione di controllo sui prezzi del carburante mediante un piano di interventi che è tuttora in corso ed è mirato nei confronti di soggetti inottemperanti all’obbligo di comunicazione al Mimit della variazione dei prezzi praticati a partire dal primo gennaio 2023”.
Si tratta, secondo il colonnello, di “inadempienti cronici, ossia che non provvedono sistematicamente agli obblighi in rassegna” o “hanno comunicato prezzi significativamente superiori rispetto al valore medio di riferimento”.