Come fare una buona manutenzione della moto

Per mantenere una moto efficiente, seguire pratiche come la pulizia, controllo dell'olio, batteria e freni, usando attrezzatura adatta.

Tutti i controlli da effettuare per la corretta manutenzione fai da te della moto

Per tenere la propria due ruote in perfetto stato, affinché sia sempre efficiente e pronta ad affrontare la strada, è indispensabile seguire alcune buone pratiche per la manutenzione della moto. I controlli da effettuare non sono tantissimi, ad ogni modo vanno realizzati con la giusta frequenza e in maniera accurata.

Ovviamente alcune operazioni più complesse richiedono l’intervento di un professionista, perciò è importante sottoporre il veicolo alle ispezioni e ai tagliandi programmati, tuttavia ci sono piccoli lavori che possono essere fatti anche da soli con un po’ di fai da te e gli strumenti adatti. Ecco come fare la manutenzione della moto, dalla pulizia ai controlli indispensabili.

Manutenzione della moto: le fasi preliminari

La manutenzione di scooter e moto richiede innanzitutto la consapevolezza sulle operazioni da effettuare, perciò è essenziale leggere sempre con attenzione il libretto del mezzo. Che sia cartaceo o digitale, il manuale d’uso e manutenzione contiene tutte le informazioni utili per capire come intervenire, da quando cambiare l’olio motore ai prodotti da utilizzare per garantire performance ottimali della due ruote.

Allo stesso tempo bisogna dotarsi dell’attrezzatura giusta, verificando di avere tutto l’occorrente per eseguire i vari interventi da realizzare. Ad esempio, per la pulizia della moto servono pennelli, sgrassatori, spugne e carta assorbente, mentre per le regolazioni sono indispensabili chiavi inglesi e a T, cacciativi a stella e spaccati, oltre a un multimetro per il checkup della batteria.

La dotazione completa si può mettere insieme verificando nel libretto gli utensili essenziali per ogni operazione di manutenzione della moto, in questo modo prima di cominciare si avranno a disposizione tutti gli strumenti. Inoltre è importante lavorare in sicurezza, quindi non bisogna trascurare dispositivi di protezione come guanti, occhiali di plastica e mascherine, senza contare la necessità di operare in un ambiente consono e ben aerato.

Lavare la moto prima di iniziare la manutenzione

Prima di cominciare con i controlli bisogna sempre lavare la moto, un’operazione fondamentale sebbene spesso venga trascurata. La pulizia esterna con acqua e sapone serve per rimuovere lo sporco e le incrostazioni, in questo modo si potrà esaminare in maniera più accurata la motocicletta e lavorare con maggiore agilità, semplificando l’intero procedimento.

Innanzitutto è necessario preservare le componenti della moto che potrebbero danneggiarsi con il lavaggio, dunque bisogna coprire il tubo di scarico, le prese d’aria e i componenti elettronici che non devono ricevere schizzi d’acqua. Dopodiché si devono usare prodotti adatti, tra cui sgrassatori specifici per pulire i cerchi della moto senza rovinarne il rivestimento esterno in metallo.

Le stesse precauzioni vanno adottate per pulire il motore della moto, utilizzando soltanto prodotti adatti a questa operazione, rispettando sempre le indicazioni riportate sulla confezione in merito al tempo di azione e al tipo di applicazione. Inoltre vanno puliti bene i freni e ovviamente anche il forcellone, usando un getto d’acqua non eccessivamente potente per ottenere un risultato impeccabile senza rischiare di rovinare i rivestimenti.

Il lavaggio della moto può rivelarsi una vera sfida, ad esempio in presenza di macchie o residui difficili da eliminare, da trattare con appositi prodotti o con un po’ di olio d’oliva. Lo shampoo invece deve essere neutro, strofinando le superfici con una spugna morbida in microfibra, adoperando l’aria compressa per raggiungere i punti più difficili e ricordandosi di asciugare per bene la moto dopo averla risciacquata.

 

Il controllo dell’olio motore e degli altri liquidi

Dopo aver pulito con attenzione il mezzo è possibile iniziare con i controlli di routine, cominciando dalla verifica dell’olio motore della moto. In questo caso la motocicletta deve essere spenta da almeno 20 minuti, inoltre deve trovarsi in una posizione perpendicolare al terreno ed essere bloccata su un tratto pianeggiante, altrimenti la misurazione del livello potrebbe essere falsata.

Alcuni modelli sono dotati di uno spioncino, perciò basta accertarsi che il liquido sia tra le due tacche di riferimento, in alternativa nelle moto con asta di livello bisogna svitare il misurino, pulirlo e reinserirlo per vedere se la quantità di olio motore è quella giusta. Il punto corretto è a metà tra i due indicatori, possibilmente più vicino al massimo che al minimo ma sempre con un margine di sicurezza, usando un olio compatibile per i rabbocchi e realizzando questo controllo almeno ogni una o due settimane.

In seguito è necessario passare alla verifica del liquido dei freni, un’operazione indispensabile per le motociclette con impianto a disco. Il serbatoio si trova in genere sul manubrio, quindi è abbastanza comodo da ispezionare. Tuttavia è consigliabile effettuare appena il rabbocco qualora fosse necessario, mentre per il cambio del liquido dei freni è fondamentale rivolgersi a un’officina specializzata.

Infine non resta che controllare il livello del liquido di raffreddamento, essenziale per contrastare il surriscaldamento del motore e proteggerlo in inverno dalle rigide condizioni ambientali. Anche in questo caso il liquido deve trovarsi tra le tacche del minimo e del massimo, altrimenti bisogna procedere con il rabbocco, lasciando la sostituzione completa alle competenze di un professionista esperto.

Come registrare la catena della moto

Un controllo molto importante nella manutenzione della motocicletta è la registrazione della catena, un’operazione che consiste nel verificarne il corretto tensionamento. La catena di trasmissione è un elemento indispensabile, in quanto una tensione troppo bassa potrebbe portare alla fuoriuscita del componente, ad esempio quando si passa sopra una buca o un dosso, oltre a ridurne la vita utile.

Durante la guida è possibile che la catena si allenti a causa delle irregolarità del manto stradale, delle condizioni della superficie o dello sporco accumulatosi con il tempo. Di norma, i manuali indicano la necessità di effettuare un controllo almeno ogni mille chilometri, verificando a motore spento con cambio in folle se l’escursione della catena verso il basso e l’alto non supera la distanza raccomandata nel libretto.

In genere, per una moto stradale un valore ottimale è un’oscillazione entro 25/30 cm, mentre per quelle da cross non oltre i 40/45 cm. Se la catena è lenta o troppo stretta bisogna regolarla, avvitando o svitando l’apposito bullone situato nella parte posteriore della moto, prestando attenzione a realizzare la stessa operazione su entrambi i lati della forcella per evitare il disallineamento della ruota.

Una volta ottenuta una tensione corretta è necessario bloccare i registri, quindi è importante pulire e sgrassare la catena utilizzando dei prodotti specifici. Di solito è possibile acquistare degli appositi spray, da spruzzare verso l’esterno della moto per non mandare il prodotto sugli altri elementi della motocicletta. Per un risultato più efficace è possibile aiutarsi con un pennello, per stendere in modo uniforme il lubrificante lungo tutta la lunghezza della catena.

Manutenzione della batteria della moto

Attrezzandosi con un multimetro è possibile controllare la parti elettriche della moto, valutando l’eventuale presenza di contatti difettosi o di altre problematiche. In particolare bisogna verificare la tensione della batteria, per vedere se è ancora in buono stato oppure se è arrivato il momento di ricaricarla o sostituirla, dando un’occhiata anche ai poli per capire se devono essere puliti.

I due fattori che possono incidere sulle prestazioni della batteria sono il freddo e l’inutilizzo, entrambi in grado di scaricarla rapidamente. Per questo motivo, quando non si usa la moto per un lungo periodo conviene staccare la batteria, oppure collegarla a un mantenitore di carica. Inoltre bisogna mantenerla pulita, usando dei prodotti in grado di prevenire la formazione di sporco, ossidazione e ruggine, oltre a tenerla in un luogo protetto dal freddo durante l’inverno.

Il checkup dei pneumatici

Le gomme della moto sono una parte fondamentale della due ruote, dunque non bisogna mai sottovalutare l’importanza della manutenzione degli pneumatici. In questo caso i controlli da fare sono pochi, infatti basta esaminare l’usura del battistrada, verificare lo stato delle gomme e accertarsi del corretto gonfiaggio, assicurando un livello ideale secondo quanto raccomandato dal libretto di uso e manutenzione.

Manutenzione della moto: gli ultimi controlli da effettuare

Dopo aver eseguito tutta la manutenzione della moto non rimane che effettuare alcuni controlli finali, verificando che tutti i bulloni siano serrati correttamente e accertandosi di aver rimesso tutto a posto. Non è raro dimenticare di avvitare un tappo, lasciare una chiave appoggiata sulla motocicletta, oppure scordarsi di scoprire il tubo di scarico prima di accendere il mezzo.

Per questo motivo è fondamentale fare un checkup generale della moto con particolare attenzione, passare uno straccio per pulire eventuali macchie ed esaminare un’ultima volta il mezzo. Infine è possibile accendere la motocicletta e valutare se è tutto in ordine, concludendo con una prova su strada per capire se realmente è stata realizzata una manutenzione ottimale.

Moto e scooter: ogni quanto fare la manutenzione

La manutenzione ordinaria della moto o dello scooter è un’operazione essenziale, da effettuare spesso per mantenere il mezzo in perfetto stato. Questi controlli di routine possono essere realizzati anche da soli, occupandosi in prima persona del checkup delle gomme, la tensione della catena, il rabbocco dei liquidi e la verifica della batteria.

Dopodiché esistono gli interventi obbligatori per legge, infatti la revisione di motoveicoli e ciclomotori va fatta dopo 4 anni dalla data di immatricolazione, per poi proseguire con una frequenza di 2 anni. Durante questa operazione va anche registrato il numero dei chilometri, come previsto dalla nuova normativa europea 2014/95 contro le truffe sulla falsificazione del chilometraggio.

Il tagliando invece dipende dalla moto, secondo quanto indicato nel libretto del mezzo, con interventi da effettuare ad intervalli precisi per la sostituzione dell’olio motore, del filtro dell’olio e tutti gli altri controlli sui freni, la trasmissione e l’impianto elettrico. Di norma, è consigliabile fare un primo checkup della moto dopo il rodaggio presso un’officina specializzata, per poi seguire la frequenza della casa produttrice, con intervalli in genere da 5 mila fino a 30 mila chilometri.

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