Mercato europeo immatricolazioni: marzo ancora in calo

Continua il momento negativo dell’auto sul mercato europeo. Nel mese di marzo 2019 le immatricolazioni nei paesi dell’Unione e dell’area Efta hanno perso il 3,6% di volumi rispetto al 2018.

Sicuramente pesa il quadro congiunturale dell’economia ma anche la discesa delle immatricolazioni di auto diesel.

I dati recentemente raccolti dall’Acea (Associazione europea dei produttori di auto) fanno emergere una contrazione dovuta a cali delle vendite in 21 dei 31 mercati considerati.

Tant’è che, in tutti i principali mercati, il computo delle immatricolazioni vede la prevalenza del segno meno. La peggior performance è dell’Italia (-9,6%), seguita dalla Spagna (-4,3%), dal Regno Unito (-3,4%), dalla Francia (-2,3%) e dalla Germania (-0,5%). Nei primi tre mesi dell’anno, le immatricolazioni sono state 4.146.152, con un calo del 3,2% dovuto soprattutto alla Spagna (-6,9%) e all’Italia (-6,5%): entrambre hanno annullato l’andamento sostanzialmente stabile della Germania (+0,2%) e della Francia (-0,6%). Male il Regno Unito, con un -2,4%.

ANDAMENTO PERFORMANCE DELLE CASE PRODUTTRICI

FCA (Fiat Chrysler Automobiles):
Nella classifica dei maggiori produttori, il gruppo FCA perde diverse posizioni scendendo al settimo posto. I veicoli immatricolati dal produttore italo-statunitense sono 106.680, l’11,7% in meno rispetto a marzo 2018.

I TEDESCHI:

Il gruppo Volkswagen conferma la prima posizione registrando comunque una flessione dello 0,6%.

IL GRUPPO PSA (Peugeot Société Anonyme)

Al secondo posto del mercato si posiziona il gruppo PSA. I francesi immatricolano 284.536 veicoli, con una contrazione dell’1,7% determinata soprattutto dalla Peugeot (-4,4%), dalla Opel (-2,9%) e dalla DS (-27,4%).

Le perdite, comunque, vengono limitate dalla Citroën (+6,9%).

– FORD.. + VOLVO

Tra le altre Case, la Ford cala del 15,5% con 112.784 immatricolazioni, mentre è in crescita la Volvo, con 36.679 registrazioni e un miglioramento del 2,8%.

ASIATICI IN ORDINE SPARSO

Sul fronte dei costruttori asiatici, il gruppo Hyundai scende del 3,4% registrando 115.485 veicoli. La Toyota subisce un calo del 3,4%, la Nissan del 29,4%, la Mazda del 2,2% e la Honda del 21,1%. L’unica a crescere tra i produttori giapponesi è la Mitsubishi, con un +17%.

Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, delinea un quadro “penalizzato dall’effetto congiunto di fattori di specifici, come la demonizzazione del diesel, l’intera economia e, per il Regno Unito, anche la Brexit”. L’Unrae, l’Associazione delle Case Automobilistiche estere, pone, invece, l’accento sul mercato italiano.

“Tra le cinque big, l’Italia è quella che registra il calo peggiore e questo non può che metterci in allarme”, spiega il presidente Unrae Michele Crisci. “L’avevamo anticipato a dicembre al governo e lo abbiamo ribadito ieri in un incontro con il viceministro dello Sviluppo Economico, Dario Galli, al quale abbiamo avuto modo di esprimere i nostri timori sulla necessità di un’accelerazione sul rinnovo del parco circolante, uno dei più vecchi d’Europa. Per questa ragione è sempre più urgente la definizione di una visione strategica della mobilità che accompagni la transizione verso le nuove motorizzazioni elettriche con un piano chiaro e ben definito”.

In ogni caso sembra giusto che tutti i Paesi, ed in particolare l’Italia, puntino al rinnovamento per tentare di frenare questo calo continuo.

https://www.ilsole24ore.com/art/motori/2019-04-16/auto-frena-ancora-l-europa-marzo-36percento-immatricolazioni-180458.shtml?uuid=ABWaBhpB&refresh_ce=1

https://www.quattroruote.it/news/mercato/2019/04/16/mercato_europeo_immatricolazioni_in_calo_anche_a_marzo_3_6_.html

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