Veicoli di interesse storico e collezionistico – Artt. 60 e 93, comma 4, c.d.s. – Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti 4 agosto 2023 – Decreto del Direttore Generale per la Motorizzazione 21 novembre 2023 – Rilascio delle targhe storiche
Dopo lo sblocco del decreto per il rilascio di targa e libretto conformi agli originali, i proprietari di auto storiche potranno immatricolare (o reimmatricolare) i propri veicoli con la targa originale assegnata al momento della prima immatricolazione. Tra due giorni, il 25 novembre, entra infatti in vigore il Decreto Ministeriale 468 che “regola le modalità operative per il rilascio della targa storica per autoveicoli, motoveicoli e macchine agricole di interesse storico e collezionistico”.
La sperimentazione. Dal 27 novembre 2023 al 5 gennaio 2024 prenderà il via una prima fase di sperimentazione, che vedrà coinvolti un ristretto numero di operatori professionali, per l’immatricolazione e la reimmatricolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico non assoggettati all’obbligo di iscrizione al PRA. A partire dall’8 gennaio del prossimo anno, le procedure di rilascio passeranno tramite gli Sportelli Telematici dell’Automobilista e gli uffici della Motorizzazione Civile.
Chi può richiedere la targa. La targa storica potrà essere rilasciata ai veicoli già immatricolati in Italia e radiati d’ufficio ai sensi dell’articolo 96 del Codice della Strada, a quelli radiati per esportazione (art. 103), per ritiro su area privata e per demolizione, purché rottamati prima del 30 giugno 1998 (esclusi i veicoli per i quali siano stati erogati contributi statali). Ancora, potrà essere rilasciata ai veicoli immatricolati in Italia per i quali venga richiesta una reimmatricolazione con targa storica, nonché ai veicoli privi di targhe e di documenti di circolazione. Da ultima, la targa storica potrà essere rilasciata anche ai veicoli storici muniti di targa originale rilasciata in Italia in caso di furto, smarrimento, distruzione o deterioramento.
Conservazione del patrimonio storico. “Siamo alle fasi finali di un importante percorso che porta a una significativa opera di tutela dei veicoli storici”, ha ribadito il Presidente dell’Asi Alberto Scuro. “Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha svolto un lavoro tutt’altro che banale, introducendo una novità assoluta sia a livello normativo, sia di applicazione pratica”. “Questo decreto rappresenta una grande opportunità per elevare ulteriormente il livello di originalità dei veicoli storici conservati in Italia”, ha aggiunto Giovanni Tombolato, consulente per il motorismo storico del Ministero. “Il motorismo storico va preservato per il presente e soprattutto per il futuro per non trasformare questi gioielli in soprammobili”.
Presupposti
Oltre ad essere iscritti in uno dei Registri di cui all’art. 60 c.d.s., i veicoli di interesse storico e collezionistico per i quali è riconosciuta la facoltà di richiedere il rilascio della targa d’epoca, ivi inclusi i veicoli di origine
sconosciuta (i.e.: privi di targhe e/o documenti di circolazione), debbono essere presenti (targa/telaio) almeno in uno dei due archivi: ANV e archivio PRA.
In mancanza, non potrà procedersi all’assegnazione della targa d’epoca.
I veicoli stessi, in quanto iscritti in uno dei predetti Registri, debbono altresì essere muniti del certificato di rilevanza storica e collezionistica, rilasciato ai sensi dell’art. 4 del richiamato decreto ministeriale 17
dicembre 2009, oppure di un attestato di storicità rilasciato anteriormente alla data del 20 marzo 2010.
RILASCIO TARGHE STORICHE IN AUTOTIME
Questa normativa decorrere dal 25 novembre 2023 per la fase pilota, ma a pieno regime dal 8 gennaio 2024
AMBITO DI APPLICAZIONE:
– i veicoli devono avere almeno 20 anni e devono essere iscritti nei seguenti Registri: ASI, STORICO LANCIA, ITALIANO FIAT, ITALIANO ALFA ROMEO E STORICO FMI
– devono essere presenti (con targa/telaio) almeno in uno degli archivi o ANV o PRA
– si applica sui seguenti tipi di veicolo: motocicli, sidercar, tricicli, motocarrozzette, motoveicolo per trasporto promiscuo, motocarri, mototrattori, motoveicoli per trasporto specifico o speciale, quadricicli (non
ciclomotori), motoarticolati, autovetture, autoveicoli per trasporto promiscuo/speciale/specifico, autocarri, autocaravan, autobus, autotreni e autoarticolati.
La normativa si applica nei seguenti casi:
• veicoli radiati d’ufficio, per esportazione, per ritiro su aree private, radiati per demolizione prima del 30 giugno 1998 ad esclusione di quelli dei quali siano stati
erogati contributi statali (causale CG- contributo governativo), mai dismessi dalla circolazione perché reimmatricolati
• altresì veicoli privi di targhe, documenti e veicoli storici con targhe smarrite/deteriorate
veicoli ESCLUSI: ciclomotori, i veicoli radiati per demolizione dal 30 giugno 1998 e i veicoli non presenti nell’archivio ANV e nell’archivio PRA in quanto mai immatricolati in Italia.
ADEMPIMENTI:
1. richiedere verifica almeno in uno dei seguenti archivi: ANV(presso UMC con pagamento di euro 16,00 + 10,20 codice tariffa N004) o archivio PRA con la visura (tariffa euro 6,00)
2. Si procede con l’istanza unica dove viene indicata nel campo “TARGA” la targa della quale si richiede l’assegnazione e nel campo “TARGA PRECEDENTE” l’ultima targa assegnata
• Si procede all’IMMATRICOLAZIONE con la pratica C01750 nei veicoli radiati per le casistiche sopracitate
• Si procede alla REIMMATRICOLAZIONE codice pratica C02110 per i veicoli mai dismessi o con targhe distrutte/sottratte
Nel caso in cui il veicolo abbia posseduto più targhe storiche il richiedente può scegliere una di queste salvo sia d’epoca (più di 20 anni)
Tutti gli sportelli Autotime sono a disposizione per dare le informazioni e procedere con le pratiche per il rilascio delle targhe originali storiche.
