Andare in moto è emozionante e porta con sé numerosi pericoli. Soprattutto perché solitamente non sei da solo in pista, ma sei sulla strada con altre persone e imprevisti di ogni natura ai quali prestare attenzione.
Solo con esperienza e formazione specifica si imparano piccoli trucchi che ti aiutano guidare la moto in modo sicuro.
Quelli che ti proponiamo sono “consigli di guida”. In sella alla tua moto potrai metterli alla prova, ma ricorda sempre di indossare il casco e il l’abbigliamento adatto per viaggiare.
1. Due dita sulla frizione
Bastano due dita per modulare efficacemente la leva della frizione.
Usare tutte e quattro le dita per azionare la frizione va bene quando sei fermo, ma una volta avviata, una o due dita sono più che sufficienti per cambiare marcia in città.
Certo, questa tecnica di guida è ancora più efficace fuoristrada, dove il terreno più impegnativo richiede maggiore controllo sul manubrio, ma l’efficacia si traduce anche in strada.
Utilizzando solo due dita (o solo una) sulla leva della frizione o del freno, il pilota ha indiscutibilmente un maggiore controllo sulla moto, perché entrambe le mani hanno una solida presa sul manubrio.
La prossima volta che esci per un giro in moto, prova a usare solo due dita per cambiare marcia. All’inizio potrebbe sembrare innaturale, ma con un po’ di pazienza e pratica, riuscirai a cambiare come i professionisti in pochissimo tempo.
La maggior parte delle frizioni di questi tempi ha una trazione piuttosto leggera, ma non è raro che i polsi e gli avambracci di un motociclista si stanchino dopo una lunga giornata di guida, o soprattutto se devi spostarti e usare spesso la frizione.
A maggior ragione se usi tutte e quattro le dita per cambiare.
Di norma, anche per la leva del freno bastano due dita per fermare la gomma anteriore.
Chiaro che dipende dalla moto.
Fai delle prove in un posto sicuro come un parcheggio per conoscere i limiti di frenata della tua moto ed evitare gli errori tipici quando si tratta di frenare.
2. Regola il punto di attacco della frizione secondo le tue preferenze
Per regolare il punto di attacco della frizione ci sono diversi modi, in base al modello di moto che hai.
Di solito vicino alla leva della frizione ci sono una grossa rotella e un comando zigrinato.
Una volta allentata la rotella puoi agire sull’estremità zigrinata della guaina.
Se avviti la guaina verso la leva, il punto di attacco della frizione si avvicina alla manopola. Se sviti la guaina, il cavo si tende e il punto di attacco si allontana.
Non esiste un punto di attacco giusto o sbagliato finché la frizione funziona correttamente.
Molti preferiscono che la frizione inizi a ingranare non appena si rilascia la leva.
In questo modo hai una connessione diretta e prevedibile, senza alcuna interruzione tra motore e trasmissione.
I vantaggi di questa tecnica si notano maggiormente in condizioni di velocità ridotta o lenta, quando la frizione precisa è cruciale.
Inoltre, tenere due dita sulle barre (tre se conti il pollice) e due sulla frizione o sul freno ti aiuterà a sterzare e azionare meglio i comandi indipendentemente l’uno dall’altro, piuttosto che agganciare la manopola con il pollice e quattro dita sulle leve.
Se preferisci un punto di attacco più lontano, va bene lo stesso.
Il punto qui è soprattutto essere consapevole che puoi regolare il punto di attacco secondo le tue preferenze, piuttosto che lasciarlo così come lo trovi.
3. Esercitati a girare a sinistra e a destra in cerchi
Questa tecnica di guida potrebbe sembrarti troppo elementare o addirittura superflua, ma questo esercizio rudimentale ti aiuterà immensamente.
Che tu ci creda o no, girare a sinistra è più facile che girare a destra.
Questo è vero per due ragioni principali:
La maggior parte delle persone è destrorsa ed è più facile spingere il manubrio con il braccio dominante.
La leva del freno posteriore è a destra, il che significa che è più difficile frenare col piede se necessario, mentre si gira a destra.
Questo è il motivo per cui nelle corse, nel motocross e nel supercross in particolare (dove i piloti si imbottigliano pesantemente), la prima curva è solitamente una curva a sinistra in modo che i piloti possano frenare efficacemente e mantenere l’equilibrio allo stesso tempo.
Questo esercizio viene eseguito al meglio in un parcheggio vuoto dove puoi usare delle linee tracciate a terra come guida (puoi usare un gesso).
Fai cerchi usando solo la mano sinistra, in senso antiorario e esercitati a stringere sempre più i tuoi cerchi.
Quindi fai la stessa cosa nella direzione opposta, in senso orario.
Probabilmente ti renderai conto che in questo modo è un po’ più difficile.
Questo esercizio ti aiuterà a migliorare non solo il tuo equilibrio, ma anche le manovre a bassa velocità e in spazi ristretti.
4. Fai degli 8 a ripetizione
Stessa idea di sopra, ma con questa tecnica di guida unisci le curve a sinistra e a destra. Stessa ripetizione: inizia con la larghezza necessaria e stringi l’angolo di curva progressivamente.
Con la pratica riuscirai a spostare rapidamente la moto da un lato all’altro, collegando in modo fluido le curve a destra e a sinistra.
Assicurati di iniziare lentamente.
Se inizi lentamente riuscirai a fare il movimento alla perfezione andando più velocemente: tutti gattoniamo prima di imparare a camminare.
5. Esercitati a frenare forte
Fai questo esercizio nel solito parcheggio vuoto o in una strada industriale abbandonata. Il tuo obiettivo qui è di scoprire quanto velocemente la tua moto riesce a fermarsi, perché non sai mai quando potrebbe succederti di dover schiacciare davvero sui freni.
Esercitati a fermarti il più velocemente possibile accelerando a velocità diverse per misurare la distanza necessaria per fermare completamente la moto.
In questo modo puoi evitare di farti prendere dal panico e attaccarti eccessivamente ai freni quando non serve. L’ideale in frenata infatti è premere delicatamente all’inizio, aumentando la pressione secondo necessità.
Più la velocità aumenta più la moto ondeggerà e disturberà il tuo equilibrio, quindi queste prove ti aiuteranno a capire cosa aspettarti e come modulare la leva per una frenata ottimale. Inoltre, questo esercizio ti aiuterà a trovare i limiti della tua moto, sperando che tu non debba mai superarli (cioè perdendo l’avantreno e schiantandoti).
Inoltre, se la tua moto è dotata di ABS, dovresti sapere come e quando si attiva. Alcuni sistemi ABS si attivano prima di altri, a seconda dei livelli di sensibilità alla leva.
Ricorda solo che l’ABS è un aiuto per il pilota, non una rete di sicurezza.
6. Guida appoggiato sull’avampiede
Appoggiare gli avampiedi ti aiuterà a controllare meglio la moto.
Infatti, le pedane di una moto non sono solo un posto dove riposare i piedi.
Proprio come gli input sul manubrio, anche il peso delle pedane ha un effetto sulla maneggevolezza della moto. La pressione verso il basso su entrambi i lati non solo ti aiuta a sterzare, ma può anche aiutarti a mantenerla più stabile mentre sei inclinato.
Un altro vantaggio dell’appoggio sugli avampiedi è che il tuo corpo si comporta come se fosse parte della sospensione, piuttosto che del telaio.
Ovvero riesci a superare i dossi e le curve in modo più deciso con un maggiore controllo. Inoltre, avrai una maggiore altezza da terra, nel senso che i pioli toccheranno il suolo prima dei tuoi piedi.
Ma per quanto riguarda i millisecondi che potresti perdere dovendo spostare il piede sulla leva del freno in caso di emergenza?
Come motociclisti, possiamo diventare l’ornamento del cofano di qualcuno in pochissimo tempo, quindi è nostro dovere scrutare costantemente la strada alla ricerca di qualsiasi potenziale minaccia.
Il freno posteriore è utile perché non sconvolge l’equilibrio della moto e puoi usarlo in circostanze di traffico congestionato, o specialmente agli incroci.
7. Stai attaccato al serbatoio
Questa tecnica di guida vale più per le motociclette sportive e meno per le cruiser, tuttavia è buona norma sedersi il più vicino possibile al serbatoio: stagli appiccicato come se avessi una ventosa. La ragione principale è che questa posizione ti aiuterà a bilanciare la moto mantenendo il peso distribuito nel modo più uniforme possibile. Che si tratti di frenare, accelerare o svoltare, una moto equilibrata farà tutto al meglio.
8. Non guardare dove stai andando, ma dove vuoi andare
Forse questo è il consiglio più comune di tutti, ma non si può mai dare per scontato.
Anche perché, una delle principali cause di incidenti in moto ha a che fare con il concentrarsi sull’ostacolo imminente, piuttosto che guardare oltre.
Per esempio, accade spesso che in una curva molto stretta, piuttosto che guardare verso la fine della curva, ti fissi sul rischio di andare largo, o peggio ancora, sull’ostacolo contro il quale hai paura di schiantarti.
Il problema è che la tua moto andrà proprio dove stai guardando, quindi ti conviene scegliere bene dove guardare.
Concentrati sulla soluzione e non sul problema.
All’inizio non sarà facile, ma con la pratica e la ripetizione vedrai che riuscirai a diventare un motociclista più intuitivo e veloce, se ti sforzi consapevolmente di farlo.
9. Posizionamento corretto in corsia
Un’altra pratica semplice, ma troppo spesso ignorata in moto è il corretto posizionamento in corsia.
Come motociclista in strada sei vulnerabile e devi posizionarti in modo efficace non solo per evitare di diventare invisibile, ma anche per darti il maggior spazio di manovra possibile.
Che tu stia guidando da solo o in gruppo, il primo motociclista dovrebbe posizionarsi nella parte sinistra (ovvero quella verso l’altra corsia).
Non solo sarai più visibile agli altri per strada, ma avrai più visibilità tu stesso.
Puoi approfondire leggendo: “Viaggiare in moto in gruppo: come farlo in modo sicuro”.
L’importante è che ti concedi spazio di manovra, in modo da essere preparato al meglio a ogni imprevisto.
Agli incroci, che si tratti di un segnale di stop o di un semaforo, posizionati (di nuovo) nella parte sinistra della corsia e fatti vedere negli specchietti della macchina davanti a te.
Le motociclette hanno lo stesso diritto di essere sulla strada come qualsiasi auto, ma non è una cosa da dare per scontata purtroppo, molti automobilisti non sono proprio abituati a guidare con delle moto vicino.
Perciò evita i punti ciechi degli automobilisti e controlla dove stanno guardando, in modo da salvaguardarti da spiacevoli sorprese inaspettate.
10. Guida in scioltezza
Andare in moto dovrebbe essere divertente.
Il tuo legame con la moto fiorirà solo se gli dedichi cura, fiducia e pazienza.
Se vuoi diventare un buon pilota dovrai darti il tempo di conoscere la tua moto.
Proprio come le persone, anche le moto sono tutte diverse, con i propri punti di forza, debolezze e stranezze uniche.
E come tutto il resto sulla Terra, anche le motociclette sono soggette alle leggi della fisica. Una volta che una moto è in movimento, l’effetto giroscopico delle ruote aiuterà a mantenerla stabile e a tracciare una linea retta.
Piccoli input possono avere grandi risultati, quindi giocaci un po’ e mettiti a tuo agio, impara a fidarti di lei. Ma ricorda, indipendentemente dal fatto che tu stia guidando da giorni o decenni, in moto te ne capiteranno di tutti i colori, non puoi prevedere tutto.
Nostro dovere è quello di ridurre al minimo i rischi che costellano l’atto stesso di mettersi in sella a un veicolo a due ruote.
E come in qualsiasi percorso di apprendimento (che non finisce mai), potrai padroneggiare a diversi livelli di maestria ognuna di queste dieci tecniche di guida.
L’importante è divertirsi a migliorare, ascoltando i feedback della moto e aumentando il livello di confidenza tra di voi…senza però dare nulla per scontato.
I migliori rapporti sono sempre quelli che vengono coltivati giorno dopo giorno, con passione e impegno costante.